storia, Iran/Persia

Storia dei tappeti persiani raccontata da Adamello Tappeti (parte 1)

dettaglio di tappeto persiano tabriz con medaglione centrale e motivi floreali rosso, marrone e beige

I tappeti, soprattutto quelli persiani, sono simboli di un’arte millenaria che racconta la storia e la cultura di un’intera civiltà. Noi di Adamello tappeti questa tradizione la conosciamo bene e vogliamo raccontarti e presentarti questi capolavori artigianali che hanno attraversato i secoli decorando palazzi imperiali, edifici di potere, e diventando sinonimo di lusso e raffinatezza. Oggi, la loro bellezza continuaa ispirare designer e appassionati d’arredamento in tutto il mondo, diventando spesso uno strumento di esaltazione degli stili più contemporanei e per toccarli con mano non dovrai fare molta strada, perché nel nostro Atelier sul lago d’Iseo, tra le province di Bergamo e Brescia potrai toccare con mano tantissimi modelli in pronta consegna.

Il modo migliore per farti conoscere i nostri tappeti è raccontarne la storia e aiutarti a scegliere quello più adatto alle tue esigenze, permettendoti così di comprendere appieno cosa stai acquistando: un’opera d’arte che ha conservato le sue radici e tradizioni nel corso di migliaia di anni.

Dalle origini all’età d’oro dei tappeti persiani

Le radici della tessitura dei tappeti persiani affondano nella vita delle tribù nomadi del V secolo a.C. Soprattutto nelle regioni Hamadan, Kashan e nel sud-est del Paese, le popolazioni che vivevano di pastorizia li utilizzavano per proteggersi dal freddo e come oggetti funzionali per le tende.

Per questo motivo, i tappeti persiani più antichi (e quelli più moderni che al loro stile si ispirano) sono caratterizzati da disegni semplici e geometrici, e materiali naturali (lana e tinte ricavate da piante, fiori e insetti), un riflesso della vita nomade e del legame con la natura. Nonostante lo scopo principalmente funzionale, queste regioni hanno sviluppato ciascuna un proprio stile, influenzato dalle risorse disponibili e dalle esigenze pratiche delle tribù locali, trasformando i tappeti in oggetti di prestigio e status sociale.

Tappeti isfahan, qum e tabriz: l’età dell’oro dei tappeti persiani

L’apice della produzione di tappeti persiani si ebbe durante la dinastia Safavide, in particolare tra il XVI e il XVII secolo. In questa età d’oro culturale e artistica di quella che allora era ancora chiamata Persia, sotto la guida di sovrani come Shah Abbas I, il tappeto divenne il simbolo di potere e prosperità del regno, con la creazione delle prime manifatture reali a Isfahan, che divenne il cuore pulsante della produzione.

Lo stile estremamente raffinato dei tappeti safavidi è giunto fino a noi, con i disegni complessi e le tecniche avanzate di realizzazione dei tappeti Isfahan, Qum e Tabriz che ancora oggi impiegano materiali pregiati come la seta pregiata e le lane di alta qualità, e sono impreziositi, nel caso di tappeti più elaborati, con fili d’oro e d’argento (alcuni esemplari con fili di oro e argento si trovano addirittura nel museo del duomo di Venezia!).

dettaglio di tappeto persiano tabriz con medaglione centrale e motivi floreali rosso, marrone e beige

I tappeti persiani Tabriz (dalla città di Tabriz nel nord-ovest dell’Iran) sono tutt’oggi noti per la loro finezza, robustezza e durabilità, che nulla toglie alla raffinatezza dei medaglioni centrali (una caratteristica tipica di questa zona, poi imitata anche da altre città), e dei motivi sia floreali che geometrici. I colori sono più sobri rispetto a quelli utilizzati in altre realtà (Isfahan e Qum tra tutte), ma le tonalità terrose e naturali come il marrone, il beige, il blu scuro e il salmone rendono questi tappeti ideali anche per gli ambienti più contemporanei, moderni e minimalisti, pur mantenendo un forte collegamento con la tradizione artistica persiana.

dettaglio di tappeto persiano Isfahan con medaglione centrale, dettagli anturalistici intricati e arabescati e colori brillanti rosso, blu, beige e avorio

I tappeti Isfahan (provenienti dall’omonima città), si riconoscono anche tra gli esemplari moderni per l’essere molto sottili e lucenti, decorati di solito con un medaglione centrale (ripreso dalla tradizione della città di Tabriz) e dettagli naturalistici intricati e arabescati, organizzati in giardini in miniatura o scene di corte dai colori brillanti come rosso, blu, beige e avorio.

[Scopri due dei nostri splendidi esemplari di tappeti Isfahan moderni

Dal maestro Enteshary

Dal maestro Davari]

tappeto persiano Kum con medaglione centrale, dettagli figurativi e motivi campestri floreali, e colori vibranti come rosso, blu, verde e oro

I tappeti persiani Kum si distinguono per l’elegante realizzazione del vello e la ricchezza di dettagli, che variano in richiamo alle diverse zone della Persia (e dell’odierno Iran, in cui vengono ancora oggi realizzati quelli moderni), e alle influenze degli stili delle città vicine. Comprendono però solitamente medaglioni, dettagli figurativi e motivi campestri perlopiù floreali e faunistici, resi in colori vibranti come rosso, blu, verde e oro, che conferiscono ai tappeti un aspetto sontuoso.

I tappeti persiani, dunque, sono più che semplici accessori per la casa: sono opere d’arte che raccontano una storia di maestria, cultura e tradizione. Una storia che è giunta fino a noi, poiché capace di rispondere ancora alle esigenze di arredo e design più moderno con un tocco di calore e sofisticatezza senza tempo.

Ora che hai capito meglio la storia e le caratteristiche, rendi unica la tua casa, indipendentemente dallo stile classico o moderno del tuo arredamento: vieni nello showroom di Adamello tappeti(al confine tra le province di Bergamo e Brescia), e approfitta della nostra consulenza sulle collezioni in stile classico o moderno, e di centinaia di tappeti in pronta consegna per ogni esigenza.    

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